Nel medioevo i costruttori di cattedrali erano persone semplici del popolo che lavoravano per portare le pietre e tutti i materiali occorrenti per l’elevazione delle cattedrali. Queste opere sono rimaste nel tempo, hanno resistito a guerre e distruzioni, e hanno simboleggiato a distanza di secoli quello che significava allora la casa del popolo e la sua civiltà. Costoro erano costruttori di futuro.

Oggi il costruttore di futuro è ancora una persona semplice che con il suo lavoro intraprende per creare luoghi dove le persone possano liberamente esprimere loro stesse, una civiltà della pace e della collaborazione.

Immagine di Abbazia di San Galgano
Abbazia di San Galgano a una trentina di chilometri da Siena, nel comune di Chiusdino

In pratica oggi i costruttori di futuro sono quegli uomini che intraprendono, con la loro iniziativa per creare posti di lavoro per i più fragili e che aiutano a formare soggetti che sappiano lavorare.

Al meeting di Rimini 2021 è stata presentata una mostra intitolata costruttori di futuro dove esponevano 6 imprese diverse tra loro e complementari, provenienti da tutte le zone del territorio nazionale italiano. Da chi offre lavoro a donne in difficoltà nel campo della moda (Quid) a chi si occupa di far lavorare persone extracomunitarie nella logistica (Next), chi si occupa dei neets (quei giovani che non hanno più desiderio di trovare lavoro) (Ascla) a chi vende prodotti della terra lavorati da giovani in difficoltà (Sale della Terra). Infine chi si occupa di case di accoglienza per donne maltrattate e giovani con disturbi psichiatrici (Il Sentiero) per ricostruire in loro quelle capacità minime essenziali per mantenersi un lavoro.

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Una settimana di incontri dove migliaia di persone hanno potuto vedere e parlare sia con quei piccoli imprenditori che hanno costruito queste nuove cattedrali, sia con le persone che ci lavorano e ci abitano.

Un piccolo spaccato di una nuova civiltà, un futuro possibile che ha già cominciato ad essere concreto, con centinaia di persone recuperate e occupate con un lavoro stabile. 

I costruttori di futuro sono tutti quegli uomini di buona volontà che si adoperano per fare in modo che si creino delle occasioni concrete perché tutti abbiano delle possibilità, un futuro. 

Credere nei giovani, nelle persone fragili, superare il disagio, dare speranza, un futuro appunto, a tutti coloro che domani dovranno portare avanti la nostra civiltà, creando per loro occasioni concrete di lavoro e di recupero psicologico perché a tutti venga riconosciuta la dignità di essere al mondo costruendo e collaborando perché a ciascuno venga offerto un posto.

Accoglienza, ascolto, supporto, risoluzione di problemi concreti, educazione, formazione, lavoro, sono tutti quegli ingredienti della cultura della cura dei costruttori di futuro, cioè di una civiltà di pace dove ci sia posto per tutti.

In un momento dove spirano così violenti i venti di guerra, la cultura della pace diventa fondamentale e i costruttori di futuro sono la speranza alternativa alla distruzione che ci viene proposta oggi. Dove la violenza, la disperazione e la paura inevitabilmente ci assediano, i costruttori di futuro lavorano per una civiltà alternativa.

Psicologo, psicoanalista.
Presidente della cooperativa Il Sentiero e consigliere della cooperativa la Clessidra. Responsabile della comunità Alda Merini. Uno dei fondatori dell’associazione Odòn.

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